oggi è venerdi 17, e chissene non siamo superstiziosi.
la prima scelta della giornata è la poco conosciuta spiaggia di paragan, che però purtroppo troviamo completamente invasa dai banquettes, banchi di residui di alghe, che abbiamo già trovato su altre spiagge ma mai in questa quantità. questi banquettes sono del tutto naturali, importanti per preservare la fauna marina nonchè la spiaggia stessa, e sono indice della pulizia delle acque. ma nel nostro caso ci rovinano leggermente i piani così facciamo rotta su un'altra spiaggia poco più a nord chiamata la tonnara.
qui troviamo sabbia dorata pulita e mare limpido. fare snorkeling risulta molto interessante dato che queste acque sono colme di pesci curiosi che si raccolgono in colonna nella scia di chi nuota. i fondali sono ugualmente interessanti e dopo l'iniziale declivio sabbioso possiamo osservare la distesa di scogli in acqua poco profonda che conduce verso gli isolotti di fronte alla spiaggia. raggiungiamo a nuoto il primo di questi e lo esploriamo sotto il sole di mezzogiorno, solo per scoprire ossa e resti di gabbiano a non finire e rifiuti lasciati lì da gente incivile.
riconquistata la terraferma, decidiamo che vogliamo tornare a mangiare un cheeseburger alla sandwicherie di due giorni fa. arriviamo troppo tardi e i cheeseburger sono finiti quindi vale, incoscientemente ordina due americain. ci vengono serviti 2 mega panini accompagnati da abbondanti porzioni di patate fritte, e non riusciamo a finire tutto. siccome siamo golosi, prendiamo due pasticcini e due pain aux chocolat da asporto per la merenda.
ci portiamo verso il faro di pertusato, dove parcheggiamo e proseguiamo a piedi per sentieri scoscesi sotto il sole cocente per raggiungere la plage di san antonu. arrivando possiamo ammirare le falesie che compongono il panorama, e la sensazione, raggiunta la spiaggia, è quella di trovarsi dentro una cartolina!
ci vogliamo premiare per la fatica e tiriamo fuori i pasticcini... vale rovescia subito il suo, e si demoralizza. meglio starle alla larga, infatti marco decide di esplorare la scogliera in entrambe le direzioni ed arriva a scoprire angoli di rara bellezza. quando torna, prende la via del mare sospinto dal vento che qui, sulle bocche di bonifacio, non cessa mai di soffiare. anche qui il fondale è uno spettacolo popolato di grassi pesci da griglia. il mare è un po' mosso per via del vento' ma marco raggiunge comunque lo scoglio di fronte alla spiaggia che ricorda la prua di una nave che affonda.
finito il bagno, marco trova vale enormemente assetata quando le scorte a nostra disposizione, per un nostro errore di valutazione, sono ormi finite. presi armi e bagagli affrontiamo la ripida salita che conduce al parheggio, con l'arsura che si fa strada nelle nostre gole. finalmente raggiunta l'acqua, ce ne scoliamo una quantità imprecisata e facciamo rientro in campeggio.
qui notiamo che una coppia olandese ha piantato la tenda un metro davanti alla nostra, pur essendoci un sacco di spazio intorno... dopo una pucciata in piscina e la doccia, partiamo per porto vecchio.
qui, constatato l'affollamento della città vecchia, optiamo per cenare nella creperie la perla nera, dove la musica diffusa è latino americano senza sosta. a causa della birra alla spina troppo gassata, a marco parte un interminabile singhiozzo, che neanche il rimedio di mangiare lo zucchero, suggerito da vale, riesce a placare.
lasciata la creperie, proviamo col metodo della bevanda calda al bar di fronte alla chiesa, che vanta un assortimento di 180 birre da tutto il mondo anche se in questa occasione a noi non interessa. non servono al banco, quindi ci sediamo ad un tavolo, ordiniamo un tè alla castagna e aspettiamo, mentre marco continua a soffrire... chissà come funzionano queste cose, ma basta un sorsino e il singhiozzo scompare!,
finalmente tranquilli, possiamo tornare indietro e incontrare morfeo, che vale trova già sul sedile del passeggero.
domenica 19 agosto 2012
giorno 11: panorami e fondali
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