la sveglia suona impietosa perchè oggi è giorno di trasloco. levate le tende, partiamo alla volta di aiacciu, ma non prima di aver fotografato la vista di cui si gode dai bagni. proprio scattando quest'ultima foto il cellulare di marco smette di rispondere ai comandi...
curva dopo curva, e passando da belgodere, ci inoltriamo nel cuore montuoso della corsica. su queste strade troviamo piccole mandrie di bovini in libertà che spesso invadono la carreggiata.
raggiunta la più scorrevole strada statale n1197, transitiamo dall'antica capitale corte, che ci proponiamo di visitare in seguito. vale passa al volante, così marco può intervenire per cercare di sistemare il cellulare: prova anche un reset totale con cancellamento di tutti i dati ma non c'è nulla da fare: il telefono viene dato per morto.
poco prima delle 13 raggiungiamo il camping benista a porticcio, 10 km a sud di ajaccio. un cartello dice camping complet, ma entriamo a chiedere e troviamo tranquillamente posto. mentre montiamo l'accampamento mettiamo su l'acqua per la pasta. il sugo pronto viene dall'italia ed è un pesto ricotta e noci alla siciliana, scelto da marco e che vale non gradisce affatto, definendolo uguale al vomito di piccione!
ci avviamo poi al mare, cercando una caletta sulla strada che porta al promontorio di punta dell'isolella. troviamo una spiaggetta di sabbia grossa, pulita e poco frequentata, dove l'acqua è calda e limpida e fare snorkeling è un piacere. qui, di fronte alla splendida vista sul golfo di ajaccio, con le isole sanguinarie all'orizzonte, restiamo a prendere il sole fino alle 7.
prima di rientrare in campeggio, marco si improvvisa francofono per acquistare un etilometro (che abbiamo scoperto essere obbligatorio a bordo) dal benzinaio, e infatti gli rifilano un kit da 20 euro!
per la cena ci rechiamo ad ajaccio ma subito ci accorgiamo che il centro è pressoché deserto: infatti è lunedì e molti negozi son chiusi. presi dallo sconforto, e ignorando alcuni evidenti segnali che ci avrebbero dovuto far pensare, ci accomodiamo al le zanzibar, dove il piatto del giorno è la pasta ai calamari. ordiniamo questa e un tagliere di salumi e formaggi corsi. veniamo serviti troppo velocemente e il motivo diventa chiaro assaggiando la pasta: questa infatti è evidentemente riscaldata al microonde... lasciamo perdere il sapore, che vale questa volta non prova neanche a descrivere!
ci tiriamo su il morale con un bel gelato, e marco assaggia quello alla birra... niente di che.
da menzionare vale che ordina 1 pallina con 2 coppette invece che il contrario!
rientro in campeggio accompagnati dalla stazione radio trovata oggi che trasmette musica corsa.
martedì 14 agosto 2012
giorno 7: la disfatta culinaria di ajaccio
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